I contratti di prestito e deposito
In accordo con quanto dice il dizionario della Reale Accademia Spagnola, prestito è quella cosa o moneta che si consegna a un'altra persona affinché la usi e, poi, la restituisca. Tradizionalmente, si prendono in considerazione due tipologie di prestito: il prestito d'uso, con il quale ci si limita a trasferire l'uso di ciò che si è prestato, stante l'obbligo di restituire la cosa prestata una volta che la stessa è stata usata; e il prestito di consumo, con il quale si trasferisce la proprietà di ciò che si è prestato, che viene consegnato per essere consumato, di modo che l'obbligo di restituzione venga riferito alla consegna di una cosa della stessa quantità e qualità di quella inizialmente ricevuta e consumata.
Il comodato
Si chiama comodato (dal latino commadatum) il contratto reale e in buona fede in forza del quale una persona (comodante) consegna a un'altra persona (comodatario) una cosa specifica perché la usi gratuitamente per un certo tempo, trascorso il quale dovrà restituirla; in pratica dovrà restituire quello stesso oggetto ricevuto in uso. Il contratto si qualifica come reale perché presuppone la consegna della cosa e si ha, per esempio, quando presto la mia auto a un amico perché faccia un viaggio. E' chiaro che, in questo caso, il comodante continua a essere il proprietario della cosa prestata, mentre chi la riceve ha l'obbligo di usarla in maniera adeguata e di restituirla (l'auto che gli presto) dopo il termine concordato (quando avrà terminato il viaggio). Gli obblighi del mio amico, il comodatario, consisteranno nel conservare la cosa (l'auto o veicolo) diligentemente, servirsene nei modi dovuti (rispettare le regole del traffico e tenerne cura come se ne fosse il proprietario) e restituirla al termine del comodato (alla fine del viaggio).
Il mutuo
Benché il comodato conservi una certa importanza nella pratica quotidiana, il prestito di cose fungibili e consumabili, quali possono essere l'olio, il grano e, soprattutto, il denaro, gode di maggior rilevanza economica. Si definisce mutuo (dal latino mutuum) quel contratto in forza del quale una persona, il mutuante, consegna a un'altra persona, il mutuatario, una determinata quantità di cose fungibili, con l'obbligo da parte di quest'ultimo di restituire, a una determinata scadenza, una quantità equivalente in quanto a genere e qualità (ciò che in latino si chiama tantundem). Un tipico esempio di mutuo è il contratto di prestito di moneta, che è il bene fungibile per eccellenza. Mediante questo contratto, si consegna oggi una quantità di unità monetarie a un'altra persona, trasferendo la proprietà e la disponibilità della moneta da colui che concede il prestito a colui che lo riceve. Colui che lo riceve mantiene la facoltà di consumare o di disporre come fosse proprio il denaro prestatogli, impegnandosi, trascorso un determinato periodo di tempo, a far sì che venga restituito il medesimo numero di unità monetarie che ha ricevuto in prestito.
Il mutuo, inteso come prestito di beni fungibili, consiste, pertanto, in uno scambio di beni presenti contro beni futuri. Perciò, e a differenza di quanto succedeva con il comodato, nel mutuo è normale la stipula del patto di interessi, dato che, in virtù della categoria della preferenza temporale (secondo la quale, a parità di circostanze, i beni presenti vengono sempre preferiti ai beni futuri), gli esseri umani, in genere, saranno disposti a rinunciare oggi a una determinata quantità di unità di un bene fungibile, solo a patto di ricevere un numero superiore di unità di bene fungibile in futuro (quando sarà trascorso il termine). Pertanto, la differenza tra il numero di unità originariamente consegnate e quelle che si ricevono dal prestatario trascorso il termine è, precisamente, l'interesse.
Riassumendo, nel mutuo, il prestatore assume l'obbligo di consegnare le unità prefissate al prestatario o mutuatario a meno che la consegna non faccia parte del contratto stesso. Il prestatario o mutuatario che riceve il prestito assume l'obbligo di restituire altrettanto della stessa specie e qualità di quanto ricevuto (tantundem), nel momento in cui si conclude la durata del mutuo. Allo stesso modo, è obbligato al pagamento degli interessi, sempre che gli stessi, come è normale, siano stati pattuiti. L'obbligazione essenziale, nel prestito di bene fungibile o mutuo, è quella di restituire altrettanto della stessa specie e qualità di quanto ricevuto, benché il suo prezzo abbia subito alterazioni una volta trascorso il termine prefissato per la restituzione del prestito. Ciò significa che il prestatario, non essendo obbligato fino alla restituzione del tantundem a una determinata scadenza, beneficia del fatto di essere temporaneamente il proprietario della cosa e di avere, pertanto, la piena disponibilità della stessa. Inoltre, costituisce un elemento essenziale del prestito o mutuo l'esistenza di una scadenza determinata, che stabilisce il periodo di tempo durante il quale la disponibilità e la proprietà della cosa sarà del prestatario, così come il momento a partire dal quale il prestatario verrà obbligato a restituire il tantundem. Senza l'esplicita pattuizione di una scadenza determinata non è concepibile l'esistenza del contratto di mutuo o prestito.
Il deposito
Così come i contratti di prestito (nelle loro due versioni di comodato e mutuo) presuppongono la trasmissione della disponibilità sulla cosa, che passa dal prestatore al prestatario durante un periodo di tempo, esiste un altro contratto, il contratto di deposito, la cui essenza è che la disponibilità della cosa non si trasmette. In effetti, il contratto di deposito (in latino depositum) è un contratto di buona fede, in forza del quale una persona, depositante o deponente, consegna a un'altra persona, depositario, una cosa mobile, affinché la conservi, la custodisca e gliela restituisca in qualsiasi momento le venga richiesta. Il deposito, pertanto, ha sempre luogo nell'interesse del depositante e ha come fine essenziale la conservazione o la custodia della cosa e mantiene, finché dura, la completa disponibilità della cosa in favore del depositante, in modo che questi possa chiederne la restituzione in qualsiasi momento. A parte la consegna della cosa, l'obbligazione del depositante consiste nel rimborsare le spese di deposito a colui che riceve la cosa (nel caso in cui si sia pattuita la retribuzione, perché in caso contrario in contratto sarà gratuito). L'obbligazione del depositario consiste nel conservare e custodire la cosa ricevuta con la diligenza del buon padre di famiglia, e restituirla de immediato al depositante non appena questi ne faccia richiesta. E' chiaro che, a differenza del prestito, nel deposito non esiste un periodo di tempo durante il quale trasferire la disponibilità della cosa, ma questa resta sempre custodita e a disposizione del depositante e il deposito ha termine non appena il depositante domandi la restituzione della cosa al depositario.